Albo 2017
Per il brevetto sulla strategia molecolare in grado di curare una malattia aritmogena ereditaria
Silvia Priori si è laureata in Medicina e specializzata in Cardiologia all’Università di Milano. Nella sua formazione ha integrato alla competenza clinica gli studi di biofisica cellulare (USA 1987-1990) e di biologia molecolare (Tigem 1995-1997). Queste competenze le hanno permesso di definire i meccanismi aritmici e molecolari della morte improvvisa nei giovani.
Negli ultimi 15 anni ha scoperto numerosi geni malattia e definito rapporti genotipo-fenotipo che hanno cambiato la gestione clinica delle patologie aritmiche. Recentemente ha sfidato il “dogma” secondo cui la terapia genica avrebbe peggiorato le aritmie cardiache. Il brevetto presentato rappresenta la prima strategia molecolare in grado di curare in un modello murino una malattia aritmogena ereditaria. Il costrutto terapeutico contiene il cDNA del gene CASQ2 sotto promotore citomegalovirus ed è veicolato dal virus AAV9. Il prodotto (Calmarythm) ha ricevuto il riconoscimento di farmaco orfano da EMA e da FDA ed è ora in sviluppo clinico (AudentesRx).
Per il brevetto sulla ricerca per rigenerare il cuore, stimolando la formazione di vasi sanguigni e la crescita delle cellule muscolari cardiache.
Serena Zacchigna, 42 anni, dirige il Gruppo di Biologia Cardiovascolare del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (ICGEB) e insegna all'Università di Trieste. Dopo la Laurea in Medicina e il Dottorato in Genetica Molecolare, ha vinto una Borsa Marie-Curie per lavorare in un centro di eccellenza di terapia genica in Belgio. Rientrata in Italia nel 2008, intende sviluppare terapie rivoluzionarie per le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo. Le sue ricerche hanno l'ambizione di rigenerare il cuore, stimolando la formazione di vasi sanguigni e la crescita delle cellule muscolari cardiache. Medico, ricercatrice, donna e mamma, è convinta che professione e famiglia possano convivere e rafforzarsi a vicenda. Crede nelle ripercussioni sociali ed economiche della ricerca (rappresenta l'ICGEB presso il Comitato per la Bioetica delle Nazioni Unite ed è esperto scientifico per la Regione Friuli Venezia Giulia), avendo ricevuto diversi riconoscimenti per la l'innovatività della sua produzione scientifica.
Per l’ideazione della startup Greenbone, che si basa sul metodo innovativo per trasformare il legno in un impianto per la rigenerazione di ossa lunghe.
Anna Tampieri, Direttore dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici (Faenza), vanta 30 anni di esperienza nella scienza dei materiali, dei materiali biomimetici e dispositivi per la medicina rigenerativa e la nanomedicina. Autrice di più di 200 pubblicazioni internazionali, 20 capitoli di libro, inventrice di 16 brevetti tradotti commericialmente in prodotti per la rigenerazione ossea. Coordinatore di 8 progetti Europei e WP Leader in progetti Internazionali e Nazionali. È membro della "Piattaforma Tecnologica Europea della Nanomedicina". Organizzatore di Simposi, Scuole e Conferenze sui Biomateriali. È ricercatore affiliato Senior all'Istituto di Research Center of Methodist Hospital in Houston, (U.S.A). Professore Associato in Scienze Mediche e Biotecnologie Applicate. Ideatore e fondatore della società FINCERAMICA SpA. Ideatore della sturt-up GreenBoneOrthoSrl. Consulente per diverse aziende chimiche, biochimiche e farmaceutiche (Johnson & Johnson, FINCERAMICA SpA, Menarini Pharma). Ex Consigliere scientifico del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero della Ricerca Industriale Francese nel 2011. Il progetto proposto è il tema della sturt up Greenbone e consiste in un metodo estremamente innovativo per trasformare il legno in un impianto per la rigenerazione di ossa lunghe . Riconosciuta dal TIME Magazine per l’idea "from Wood to Bone" per essere la 30 ° ricerca tra le più importanti 50 ricerche del 2009. Ha ottenuto (2014) riconoscimento anche dal prestigioso Massachusetts Institute of Technology Review qualificata come “Smart & Disruptive Company”.
Per il progetto ResCap (Residual Capability). Un sistema di adattamento domotico degli ambienti residenziali sulla base di modifiche visive e acustiche ad impatto cognitivo ed emozionale.
Marina de Tommaso, Professore di Neurologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso dell’Università di Bari Aldo Moro. Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC) e Società Italiana per lo studio delle Cefalee (SISC), segretario regionale della Società Italiana di Neurologia (SIN), Presidente della Società Italiana di Psicofisiologia e Neuroscienze cognitive, referente regionale per la malattia di Huntington. Responsabile dell’Unità Operativa di Neurofisiologia Applicata e Dolore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari. I suoi interessi scientifici sono rivolti prevalentemente ad applicazioni innovative di tecniche di neurofisiologia in campo di neuroscienze cognitive, in particolare rivolte a pazienti con dolore cronico. Il presente progetto è basato sulla messa a punto di un prototipo di Brain Computer Interface- interfaccia EEG-Realtà Virtuale ed EEG/NearInfraredSpettroscopy-NIRS-Realtà modificata con tecniche domotiche, per l’adattamento ambientale domestico e ospedaliero rivolto a pazienti con decadimento cognitivo e dolore cronico (progetti RESCAP e RECALL)
Per l’idea e la realizzazione di una piattaforma indipendente per l’incubazione e promozione della creativitaÌ€.
Elena Santi, Architetto e designere vincitrice del concorso regionale dei giovani creativi di Modena nel 2007. Dal 2003 espone in varie mostre da Roma a Berlino e collabora con importanti aziende del mondo del design. Nel 2010 inaugura uno spazio polifunzionale dedicato al design a Modena. E ideatrice, direttore artistico di Open Design Italia, evento di design di piccola serie.
Progetto
Open Design Italia eÌ€ dal 2010 una piattaforma indipendente per l’incubazione e promozione della creativitaÌ€. È manifestazione annuale, a cui si accede a mezzo di un concorso internazionale, che esplora in modo nuovo la scena internazionale del design di piccola serie concentrandosi sui legami tra il mondo del design e il contesto produttivo locale. Non solo è incubatore e facilitatore di connessioni e servizi per la crescita imprenditoriale nel campo del design piccolo serie.
Per il lungo lavoro nella ricerca di prodotti in grado di contrastare efficacemente la resistenza farmacologica di molti tumori
Maria Grazia Daidone, Identificazione di un derivato della Vitamina A quale nuovo agente terapeutico anticancro: uno studio che parte da lontano. Dal plasma di pazienti con carcinoma mammario trattate con un derivato della Vitamina A abbiamo isolato un metabolita polare del retinoide caratterizzato dalla capacità di colpire le cellule tumorali mediante due meccanismi d’azione indipendenti (induzione di morte cellulare e arresto della proliferazione). Tuttavia tale farmaco risultava scarsamente solubile ma una collaborazione con Colleghe farmacologhe dell’Università ci ha consentito di modificarlo chimicamente e renderlo somministrabile in vivo senza modificarne il peculiare meccanismo d’azione nèl’attività citotossica. Il composto da noi brevettato sembra in grado di contrastare efficacemente la resistenza farmacologica di molti tumori suggerendone una sinergia con altri chemioterapici grazie alla sua ottima tollerabilità. MG Daidone si è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Biostatistica presso l’Università degli Studi di Milano. Ha iniziato la sua carriera scientifica presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove è attualmente a capo della Struttura Biomarcatori e Direttore del Dipartimento di Ricerca Applicata e Sviluppo Tecnologico. Ha ricoperto cariche in organismi nazionali e internazionali, e pubblicato oltre 250 lavori su riviste indicizzate.
Per la sua fantastica avventura che promuove l’educazione ambientale attraverso esperimenti e attività che trasformino gli studenti in veri e propri scienziati.
Isabella Poli. Bergamasca d’origine, attualmente vivo a Bristol. La mia avventura inglese è cominciata nel 2015 con un master in Sustainable Chemical Technologies presso l’università di Bath, che è poi sfociato in un dottorato di ricerca presso il dipartimento di chimica della stessa università nel settore energetico. Nello specifico mi occupo di materiali per la generazione di celle solari fotovoltaiche di nuova generazione. Prima di trasferirmi in Inghilterra, ho conseguito la laurea triennale presso il Politecnico di Milano in Ingegneria Energetica e la laurea specialistica in Sustainable Energy Technology presso TU Delft, Olanda. Il mio progetto Uomo, Terra: che fantastica avventura è un corso dedicato a bambini della scuola primaria volto a promuovere l’educazione ambientale attraverso esperimenti e attività che trasformino gli studenti in veri e propri scienziati. L’obiettivo principale sta nell'introdurre temi legati alla sostenibilità nella fase di crescita dei bambini, quando il desiderio di conoscenza e sperimentazione è altissimo.
Per lo sviluppo di nuovi reagenti indirizzate all’uso nell’ambito dell’oncologia e dell’autoimmunità; incapsulamento di queste molecole in nanovettori in grado di indirizzare il rilascio del farmaco verso il tessuto osseo.
Boggio Elena.
Sono CTO e coordinatore dell'area Biotech di NOVAICOS Srls. Ho conseguito la laurea in Biotecnologie e il Dottorato in Medicina Molecolare. NOVAICOS Srls opera con particolare focus sull'osteoporosi e sul trattamento del deterioramento ed erosione ossea per fornire nuovi composti in termini di approccio e terapia. NOVAICOS Srls ha sviluppato un nuovo farmaco biologico e biocompatibile in grado di offrire importanti vantaggi terapeutici in termini di modulabilità, reversibilità ed efficacia Il principio attivo proprietario chiamato “ICOS-Fc” è oggetto della domanda di Priorità di Brevetto Italiano No.102015000018209 e internazionale PCT/IB2016/052903, che mi vede tra gli inventori. Il progetto prevede: sviluppo di nuovi reagenti, tra cui forme modificate di ICOS-Fc, indirizzate all’uso nell’ambito dell’oncologia e dell’autoimmunità; incapsulamento di queste molecole in nanovettori in grado di indirizzare il rilascio del farmaco verso il tessuto osseo; ricerca di partner industriali e finanziari in grado di sostenere lo sviluppo del farmaco e la sperimentazione clinica.
Alessandra Sciutti ha conseguito il dottorato in Tecnologie Umanoidi dall’Università di Genova nel 2010. Dopo alcuni periodi di ricerca in America e Giappone, lavora ora come ricercatrice presso il dipartimento RBCS dell'Istituto Italiano di Tecnologia, dove è responsabile scientifica della ricerca sul tema Robotica Cognitiva e Interazione. Il suo progetto fornisce ai robot il “sesto senso per l’interazione”, che permette di prevedere le necessità e le richieste del partner semplicemente osservando i suoi movimenti. Con il suo team ha sviluppato e validato una libreria di algoritmi che consentono a un robot di interpretare - e replicare - gli impercettibili segnali nascosti nei movimenti e nello sguardo delle persone che ne rivelano le intenzioni o lo stato emozionale. La possibilità di stabilire intuitivamente una comprensione reciproca potrà determinare una maggiore diffusione dei robot, sia a scopi assistivi per anziani, sia nelle piccole imprese, eliminando la necessità di apprendere nuove istruzioni per collaborare.
Chiara Ferraris. KAUMA in greco antico è una parola che rimanda sia al calore del sole, sia a un particolare carattere di sospensione di un corpo che non ha intenzione né di velocità né di lentezza, un corpo in stato di quiete. Questa collezione di complementi d’arredo per l’esterno con elementi in vetrofusione riscaldati, esprime in pieno questo concetto per offrire momenti di convivialità e relax assoluto dove il calore e il confort si fondono insieme. La collezione KAUMA nasce dalla collaborazione di Chiara Ferraris co-founder di Gioara ed il designer Alberto Caramello. Punto di forza di Gioara è da sempre la conoscenza dei vetri e la capacità di personalizzare ogni creazione per offrire un servizio esclusivo per ogni cliente. Per questo motivo i vetri riscaldanti della collezione KAUMA, rispettosi delle norme di sicurezza, sono caratterizzabili con loghi e grafiche su richiesta per poter avere vetrofusioni temperate, uniche nel loro genere.
Elena Solfaroli è una ricercatrice presso ildipartimento di Fisica dell’Universitá di Roma “La Sapienza” e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Ha una comprovata esperienza nello sviluppo di rivelatori per la fisica subnucleare e ha partecipato all’esperimento ATLAS del CERN di Ginevra (CH) per la scoperta del bosone di Higgs. Ogni membro del gruppo di ricerca Applied Radiation Physic Group (http://arpg-serv.ing2.uniroma1.it/arpgsite), ha proposto e sviluppato una originale tecnica di chirurgia oncologica radio guidata che si basa sul paradigma innovativo di utilizzare radiazionibeta poco penetranti, anziché gamma. Ciò riduce il contributo della radiazione di fondo emessa da tessuti estranei al tumore, permettendo di includere neoplasie per le quali la tecnica tradizionale non é efficace; di realizzare sonde di dimensioni ridotte e compatte, maggiormente adattabili ad esigenze intra-operatori e specifiche; di ridurre l’attivitá di radio-farmaco somministrata al paziente e di rendere la radio-esposizione del personale medico pressoché trascurabile. Il suo progetto è Chirurgia radioguidata con radiazione beta- per la resezione dei tumori solidi.
Margherita Bolognesi. Nata a Pisa il 6/12/1982, laureata in Chimica e Specializzata in Fotochimica e Chimica dei Materiali all’Università di Bologna. Ha svolto attività di ricerca presso ISOF-CNR di Bologna, presso l’Istituto ICIQ di Tarragona e il Laboratorio MISTER, Tecnopolodell’Emilia Romagna, conseguendo nel 2013 il PhD in Nanoscienza e Nanotecnologia dell’Università di Tarragona, Spagna. Dal 2015 è ricercatrice post-doc all’Istituto ISMN del CNR di Bologna nell’ambito dei materiali e dispositivi organici, inorganici e ibridi per applicazioni optoelettroniche (celle solari, transistor emettitori di luce, OLED, fotosensori). Negli ultimi anni la sua attività di ricerca ha incluso l’implementazione di una piattaforma innovativa, basata sulla microscopia a fluorescenza confocale sincronizzata a unità elettriche di sorgente/misura, per lo studio non invasivo di materiali e processi in dispositivi optoelettronici finiti.